Cabo da Roca, il punto più a Ovest dell'Europa
“Aqui... Onde a terra se acaba e o mar começa....”
Alcuni luoghi, più di altri, hanno il potere di smuoverti qualcosa dentro. Cabo da Roca, per me, è stato uno di questi. Solo pochi giorni fa, su mio consiglio, un mio amico ha seguito il mio stesso itinerario da Sintra a Cascais, con tappa in questo punto un po' sperduto della costa portoghese. "Molto turistico, carino per fare la foto con la targa, ma niente di più", mi ha detto. A dimostrazione che non sono i luoghi ad essere belli o emozionanti, ma siamo noi che riusciamo a guardarli in un determinato modo e a dar loro un certo significato. Ho sorriso, leggendo quel messaggio. Perché per me Cabo da Roca è stato l'opposto, tutt'altro. In quel momento di turistico non c'era nulla, non esistevano neppure persone intorno a me. C'ero io, il rumore delle onde che con violenza si infrangevano contro la scogliera e i miei occhi lucidi di fronte a tale potenza.
Ho visitato questo posto a dicembre, nel mio viaggio a Lisbona. L'ho fatto inconsapevole di quello che avrebbe scaturito in me quella bellezza selvaggia, incontaminata, pura e infinita. Cabo da Roca è il punto più a ovest dell'Europa: dopo solamente l'Oceano, prima di incontrare un nuovo continente. "Qui... dove la terra finisce e il mare comincia", scriveva il poeta Luís Vaz de Camões. Per centinaia di anni, infatti, si pensava che oltre non ci fosse nulla. Che la terra finisse lì, che il mondo finisse lì. E per me, quel giorno, un po' è stato davvero così.
Siamo puntini piccoli e insignificanti di fronte all'oceano.
Lo osserviamo da lontano, con lo sguardo spaesato e forse addirittura impaurito davanti a tanta potenza. Lui non lascia trasparire nessuna emozione, si scaglia contro le rocce spavaldo e torna indietro, nella sua immensità blu.
Restiamo a guardarlo in silenzio, consapevoli di quanto a volte le parole siano superflue.
E mentre ci godiamo lo spettacolo della sua eterna danza, ci insegna a superare i nostri limiti, come fa lui, che di confini non ne ha mai avuti.
Credevano che il mondo finisse qui, poi qualcuno è andato oltre e ha scoperto un nuovo continente. In fondo la bellezza sta proprio lì: nel superare le linee che credevamo invalicabili, nel capire che c'è sempre qualcosa che vale la pena vedere oltre gli scogli.
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